Non ti pago - Teatro Turi Ferro - Teatro Leonardo Sciascia

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Teatro Turi Ferro - Teatro Leonardo Sciascia
Data Teatro Turi Ferro: 16 marzo 2024 - Teatro L.Sciascia:17-23 marzo 2024 Turni 16 marzo 2024 ore 17:30 Teatro Turi Ferro
16 marzo 2024 ore 21:00 Teatro Turi Ferro
17 marzo 2024 ore 18:00
Teatro L.Sciascia 23 marzo 2024 ore 18:00 Teatro L.Sciascia

Non ti pago

di Eduardo De Filippo

Salvo Saitta ed Eduardo Saitta sono i protagonisti di “Non ti pago”, in scena da sabato 16 marzo al Teatro Turi Ferro di Acireale, con la regia di Antonello Capodici.  In scena ci saranno anche Francesca Agate, Alfio Belfiore, Diana D’Amico, Turi Giordano, Marco Fontanarosa, Giovanni Maugeri, Eleonora Musumeci, Serena Rapicavoli, Aldo Toscano. “Non ti pago” grande classico di Eduardo De Filippo è “la commedia perfetta – racconta il regista Antonello Capodici – nelle sue pagine tutto è perfezione. Il soggetto, la scansione delle scene, la costruzione drammaturgica: tutto. I dialoghi, poi! Questa è la terza o la quarta volta che Capodici si cimenta con questo classico. "La prima – ricorda – più di vent’anni fa, con uno strepitoso Enrico Guarneri. All’epoca, tuttavia, temo di non essere riuscito a comprenderne appieno i risvolti tragici. Credo per l’inesperienza del mestiere, e – più ancora – per quella anagrafica. Ci vogliono, infatti, i capelli bianchi per sondare tutto intero  l’abisso di malinconia con cui il protagonista Ferdinando si rivolge al padre morto che, inspiegabilmente, si rifiuta di soccorrerlo nel sogno. Ci vogliono anni fitti di vita per capire il dramma di questo signore, ormai giunto alla mezza età, che si rifiuta di smettere il proprio ruolo di figlio”. La vicenda di Ferdinando Quagliolo (Eduardo Saitta), giocatore sfigato e “smorfiatore” disastroso, è infatti un delizioso paravento dietro il quale si agita il protagonista vero: il padre morto (Salvo Saitta). Venerato dalla memoria di tutti, ambiguo genitore “vicario” del fortunatissimo Bertolini, a sua volta futuro marito della giovane Stella e, perciò, in qualche modo anche figlio “adottivo” di Ferdinando in qualità di genero. “Come si vede – aggiunge il regista – sono generazioni che si rincorrono senza mai raggiungersi del tutto. E’ il genio tremendo di Eduardo, che ci fa ridere fino alle lacrime. Appunto. Lacrime che, asciugandosi, lasciano strie di sale e malinconica rabbia.